Nel mondo dei Tarocchi, ogni carta è una porta su un universo simbolico, un riflesso di archetipi che trascendono il tempo e lo spazio. Una delle domande più comuni riguarda il genere delle figure rappresentate: il Mago è maschio? La Papessa è femmina? Ma la realtà è che gli Arcani non hanno un genere fisso, perché i loro significati vanno oltre le convenzioni, compreso il linguaggio.
In questo senso, i Tarocchi ci offrono un impareggiabile esempio di parità: maschile e femminile non sono categorie opposte, ma energie complementari che si intrecciano in ogni essere umano, a prescindere dal genere.
Simbolismo oltre il dualismo
Le figure dei Tarocchi parlano di energie, principi universali e stati dell’essere, non ruoli di genere rigidi. Ogni Arcano esprime una forza che può manifestarsi in chiunque, indipendentemente dall’identità personale.
C’è un piano di lettura in cui, per esempio, l’Imperatrice può effettivamente rappresentare una donna fertile e creativa, ma c’è sempre un altro piano in cui quella fertilità e creatività sono qualità dell’anima, accessibili a chiunque. Lo stesso vale per l’Imperatore, che incarna stabilità, struttura e autorevolezza: caratteristiche che la società ha spesso attribuito al maschile, ma che in realtà risiedono in ogni individuo.
Energia Maschile e Femminile: un equilibrio interiore
Nel linguaggio esoterico, si parla spesso di energia maschile e femminile, ma questi termini non si riferiscono al sesso biologico. L’energia Yang (attiva, esteriore, di azione) e l’energia Yin (ricettiva, interiore, di intuizione) sono presenti in ogni persona, come due poli che si bilanciano e si rafforzano a vicenda. Il vero potere non sta nella separazione di queste energie, ma nella loro integrazione armoniosa.
L’Arcano XIII ne è un esempio perfetto: è una carta di trasformazione, di passaggio da uno stato all’altro, senza alcuna connotazione di genere. La trasformazione riguarda tutti, perché crescere e cambiare è parte dell’essere umano, non di un’identità specifica.
Anche il Sole, la Luna e la Stella sono archetipi, non persone. Tradizionalmente, il Sole è associato al Padre, la Luna alla Madre e la Stella alla Figlia, ma questi simboli non parlano di ruoli sociali, bensì di forze presenti in ognuno di noi.
Il Sole è chiarezza, azione e guida: ma chi dice che una madre non possa essere anche una guida risoluta?
La Luna è intuizione, mistero e accoglienza: ma chi dice che un padre non possa essere anche sensibile e ricettivo?
La Stella è speranza, ispirazione e purezza: ma chi dice che solo una figlia possa incarnare questi ideali?
Siamo tutti un intreccio di energie. Riconoscere sia la luce del Sole che l’ombra della Luna e la dolcezza della Stella dentro di noi è il primo passo per abbracciare la nostra interezza, senza barriere e senza etichette.
Tarocchi e inclusività: un nuovo sguardo sugli Arcani
I Tarocchi e gli Arcani, nel loro cuore, parlano di esperienze e cicli di vita che riguardano tutti: la ricerca di sé, la trasformazione, la crescita spirituale. La loro forza sta proprio nella capacità di adattarsi e parlare a chiunque, senza limitazioni di genere o identità. Sono uno specchio in cui possiamo riconoscere tutte le nostre sfaccettature, senza dover scegliere tra una e l’altra.
Quando accendiamo una candela ispirata ai Tarocchi, ci connettiamo a un’energia antica che non ha nome, volto o genere: solo significato. E in questo spazio di luce e intuizione, possiamo riscoprire la nostra verità.
Buon 8 marzo e…non dimenticare di accendere la tua luce!
LIGHT UP YOUR FLAME ❤️🔥
Antonella